Con i colleghi della Commissione Giustizia del Senato abbiamo presentato un'interrogazione al Ministro della Giustizia riguardante la riforma del processo civile.
Il ministro Nordio ha operato l’ennesimo colpo di mano del suo ancor breve mandato. Con un provvedimento inusuale, ha sostituito, o meglio destituito, i 15 componenti del Comitato tecnico-scientifico per il monitoraggio sull’efficienza della giustizia penale, sulla ragionevole durata del procedimento e sulla statistica giudiziaria, istituito dalla riforma del processo penale, insediato dalla ministra Cartabia. L’organismo, i cui componenti erano giuristi docenti nelle più prestigiose università italiane e tecnici della Banca d’Italia e dell’Istat che svolgevano i loro compiti nel Comitato senza compenso, doveva durare in carica tre anni a partire dal 28 gennaio 2021. Sulla vicenda abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare proprio al titolare del dicastero della Giustizia.
Adesione ad un'interrogazione del Gruppo PD su come sia stato possibile che siano trapelate dal carcere conversazioni intrattenute da un detenuto al 41-bis.
Quando effettivamente siano cominciati gli ascolti dei detenuti ristretti al 41-bis; quali siano state le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione penitenziaria a cambiare la socialità del detenuto Cospito, da chi fosse formato il gruppo di socialità precedente e, eventualmente, sulla base di quali criteri sia stata compiuta la scelta dei componenti del nuovo gruppo; quali siano state, inoltre, le ragioni che abbiano spinto il Ministero a creare le condizioni per una disomogeneità tra categorie di detenuti, anche incorrendo nel rischio che la comune permanenza possa condurre a commistioni tra associazioni criminali di natura diversa.
Come Pd abbiamo presentato un'interrogazione al ministro Valditara in merito alla vicenda di quel professore milanese che nei giorni scorsi, durante una rappresentazione teatrale per ricordare la giornata della memoria ha interrotto lo spettacolo, mentre si ricordavano i numeri della tragedia della Shoah, urlando che quella non era la verità ma era ideologia.