L'operazione di Palermo conferma la pericolosità delle mafie e la necessità di contrasto con fatti, non proclami
L’operazione della Procura di Palermo, supportata dalle forze di Polizia e dai Carabinieri ha consentito di stroncare l’ennesimo tentativo di riorganizzazione territoriale di Cosa Nostra.
Dall’operazione emerge la permanenza di legami e attività mafiose di molti esponenti anche carcerati e ciò conferma la necessità di mantenere fermo il rapporto tra accesso a eventuali benefici e la collaborazione con la Giustizia.
Il mafioso che, potendo collaborare, non collabora, resta pericoloso.