Interrogazione sull'arresto di Matteo Falcinelli

Adesione ad un'interrogazione del Gruppo PD sugli interventi del Governo in relazione all'arresto e alla detenzione di Matteo Falcinelli.

Testo dell'interrogazione:

Atto n. 3-01118 | Pubblicato l'8 maggio 2024, nella seduta n. 186

VERINI, BOCCIA, ALFIERI, BAZOLI, MIRABELLI, LORENZIN, NICITA, ZAMBITO, IRTO, BASSO, D'ELIA, ZAMPA, ROSSOMANDO, CAMUSSO, CRISANTI, DELRIO, FINA, FRANCESCHELLI, FRANCESCHINI, FURLAN, GIACOBBE, GIORGIS, LA MARCA, LOSACCO, MALPEZZI, MANCA, MARTELLA, MELONI, MISIANI, PARRINI, RANDO, ROJC, SENSI, TAJANI, VALENTE, VERDUCCI


Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
Premesso che:

nella notte tra il 24 e il 25 febbraio 2024 uno studente italiano di 25 anni, Matteo Falcinelli, di Spoleto, è stato arrestato in Florida, a Miami, dove si trova da tre anni per frequentare un master alla Florida international university;
lo studente è stato arrestato fuori da un locale dove si era recato, a seguito di una discussione con i gestori in merito alla sparizione dei due cellulari, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, opposizione all'arresto e violazione di domicilio;
la vicenda dell'arresto risulta al momento poca chiara e controversa;
nei giorni scorsi sono state diffuse in Italia attraverso i siti web di alcuni organi di informazione le immagini videoregistrate relative all'arresto e alla successiva detenzione all'interno della stazione di polizia. Le diverse scene, di incredibile e inammissibile violenza, sarebbero state riprese dalle bodycam indossate dagli agenti anche all'interno della stazione di polizia, che il legale americano di Falcinelli è riuscito ad ottenere dalla Procura solo lo scorso 12 aprile nell'ambito del processo, di fatto terminato con l'ammissione al Pti, Pre trail intervention, una sorta di programma rieducativo;
come testimoniato da un primo video della bodycam di uno degli agenti, Falcinelli parlava con un poliziotto ripetendo più volte di voler riavere i suoi telefoni; il colloquio non si svolgeva in forma aggressiva, mentre la reazione, dopo il tentativo dello studente di capire il nome dell'agente con cui stava parlando sfiorando il suo distintivo, è stata immediatamente violenta;
Falcinelli è stato afferrato e messo a terra, ma non si è divincolato e ha provato a spiegare come non ci fosse alcuna forma di resistenza e pertanto alcun bisogno di arrestarlo. Tuttavia gli agenti non si sono fermati e anzi gli hanno praticato la manovra di immobilizzazione con un ginocchio sulla nuca schiacciata a terra, tristemente nota per aver causato il decesso di George Floyd;
da un successivo video emerge come nella stazione di polizia, Falcinelli si trovasse solo, a terra, con quattro agenti che hanno legato e tirato con una cinghia i piedi alle manette dietro la schiena, sottoponendolo a una manovra che in gergo tecnico viene definita hogtie restraint per 13 minuti, mentre il giovane italiano respirava a fatica, lamentava forte dolore e implorava più volte di essere liberato;
lo studente italiano è poi finito per 5 giorni in un ospedale psichiatrico, ferito in più parti del corpo e sotto choc, e da allora avrebbe tentato più volte il suicidio;
le violenze riprese nei video sono di una gravità inaudita, appaiono palesemente forme di tortura in spregio dei diritti umani e delle garanzie che uno Stato democratico deve assicurare anche nelle situazioni di detenzione e, come già evidenziato, hanno provocato pesanti conseguenze fisiche e psicologiche per Matteo Falcinelli;
le immagini, inoltre, smentiscono il verbale di polizia: i telefoni di cui Falcinelli ha lamentato il furto sono stati consegnati agli agenti dal personale del locale, avvalorando così le accuse del giovane studente e rendendo del tutto ingiustificato l'arresto, così come appare di tutta evidenza come egli non abbia aggredito alcun agente;
la famiglia Falcinelli ha deciso di sporgere denuncia presso la Procura di Roma e i legali hanno richiesto di visionare altre immagini delle bodycam degli agenti, ancora regolarmente in servizio, oltre alle immagini registrate dalle telecamere interne alla cella;
rilevato che, nonostante il Governo sia stato coinvolto sin dalle prime fasi, pochi giorni dopo l'arresto di Falcinelli, il 1° marzo, la Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha ringraziato pubblicamente lo Stato della Florida per il promesso trasferimento in Italia di Chico Forti, cittadino italiano condannato all'ergastolo negli Stati Uniti nel 2000 per omicidio e da sempre proclamatosi innocente,
si chiede di sapere:
se il Governo italiano abbia attivato tutte le procedure istituzionali e politiche nei confronti delle autorità statunitensi per chiedere conto di quanto avvenuto, manifestando, altresì, in tutte le sedi una ferma condanna per le torture subite da Matteo Falcinelli;
se e come ritenga di sostenere Matteo Falcinelli e la sua famiglia nei percorsi legali e giudiziari che verranno attivati per fare piena luce su quanto accaduto e assicurare giustizia in ordine alle violenze subite dal giovane studente italiano.

Interrogazione discussa in Aula al Senato il 9 maggio 2024.

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