La situazione dell'istituto per minori di Treviso

Adesione ad un'interrogazione del Gruppo PD sulla situazione dell'Istituto per Minori di Treviso.

Testo dell'interrogazione:

Atto n. 3-01099 | Pubblicato il 30 aprile 2024, nella seduta n. 184

MARTELLA, BAZOLI, MIRABELLI, ROSSOMANDO, VERINI

Al Ministro della giustizia. 
Premesso che:

l’istituto penale minorile di Treviso è stato aperto nel 1981, a seguito della dismissione della struttura minorile veneziana, ricavando alcuni spazi all’interno del carcere per adulti;

come già evidenziato dagli interroganti nel precedente atto di sindacato ispettivo 3-00362, cui peraltro il Ministro in indirizzo non ha ancora risposto, la struttura non si presenta come un edificio progettato a tale scopo e a riprova di ciò basti pensare al fatto che il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute nel visitare l’istituto nell’estate 2016 lo descrisse testualmente come “un parallelepipedo disposto su due piani in cui coabitano uffici, camere di pernottamento e locali per le attività. La principale criticità dell’istituto penale minorile è l’inadeguatezza e la carenza di spazi”;

benché siano ormai terminati i lavori previsti per la riqualificazione e messa in sicurezza dell’istituto, gli interventi edili eseguiti rispondono a una “finalità di mero ripristino dello stato di fatto preesistente”, e non agiscono in maniera concreta sulle molteplici criticità;

permangono, infatti, numerose problematiche legate al sovraffollamento, che interessano non solo questo istituto ma l’intero sistema penitenziario nazionale. Alla carenza cronica di posti è sopraggiunto, in ultima istanza, un picco delle detenzioni determinato dall’entrata in vigore del “decreto Caivano”;

come denunciato dall’associazione “Antigone” nel rapporto “Prospettive minori” a seguito dell’approvazione del decreto-legge 15 settembre 2023, n. 123, si è registrato un preoccupante aumento dei detenuti minori per cui è stata disposta la misura cautelare in carcere. Mentre nel 2021 gli ingressi registrati erano 835, nel corso del 2023 sono saliti a 1.143, la cifra più alta degli ultimi 15 anni;

il sovraffollamento delle strutture, sommato alla carenza di personale della Polizia penitenziaria, ha contribuito in maniera decisiva alla proliferazione di episodi di violenza, maltrattamento e abuso, nonché ai suicidi, che hanno registrano nel periodo post pandemico un sensibile aumento;

non è esente da tali problematiche l’istituto penale minorile di Treviso. Attualmente, al suo interno sono detenuti 20 minori, a fronte di una capienza massima di 12 persone. Inoltre, non è stato posto alcun rimedio alle criticità strutturali relative agli spazi necessari per le attività rieducative e ricreative e ai rischi di incolumità dei detenuti, del personale in servizio e di tutti coloro che accedono all’istituto, che rimangono immutati;

l’impegno e la professionalità degli operatori presenti non possono colmare le oggettive lacune strutturali rilevate anche nel corso dell’ultima visita effettuata;

la convivenza in un unico reparto di detenuti minorenni e detenuti adulti, la mancanza di un locale per eventuali isolamenti sanitari, l’esistenza di un unico sbarramento che separa la “sezione” dal resto dell’istituto e dalle porte di uscita comportano serissime difficoltà nella gestione dei detenuti;

alla luce dei terribili avvenimenti verificatisi all’interno dell’istituto penale minorile “Cesare Beccaria” di Milano, appare quantomai indispensabile ricondurre l’esecuzione della pena, con particolare riferimento a quella minorile, ad un livello adeguato agli standard dei Paesi democratici, nel rispetto dei principi costituzionali e di quelli europei e sovranazionali volti al pieno recupero e reinserimento sociale del condannato, garantendo altresì che la detenzione avvenga nel pieno rispetto dei diritti umani;

in tal senso, sarebbe opportuno prevedere, nelle more del completamento del nuovo istituto penale per minorenni di Rovigo, interventi di manutenzione idonei, tali da soddisfare i requisiti minimi di convivenza civile e consentire il pieno funzionamento della struttura, a cominciare dalla ristrutturazione delle aree esterne,

si chiede di sapere:

quando termineranno i lavori per la realizzazione dell’istituto penitenziario minorile di Rovigo, opera indispensabile al fine di alleggerire il sovraffollamento del carcere minorile di Treviso;

quali misure il Ministro in indirizzo intenda adottare nell’ambito delle proprie competenze, al fine di risolvere le problematiche legate al sovraffollamento e alla carenza cronica di personale che affliggono il sistema penitenziario, impedendo di fatto una corretta attuazione del principio costituzionale che prevede la funzione rieducativa della pena detentiva.

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Interrogazione svolta il 10 ottobre 2024

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