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Nella manovra di bilancio un taglio significativo dei fondi per la polizia penitenziaria viene giustificato come spending review.
In realtà, non siamo davanti ad una razionalizzazione dei costi ma di fronte alla negazione di un problema drammatico che c'è nelle carceri italiane, dove servirebbe investire di più da un lato per garantire il lavoro della polizia penitenziaria e dall'altro per gestire le misure alternative al carcere, che sono uno dei fondamenti della riforma Cartabia.
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Il Decreto riguardante l’ergastolo ostativo del Governo Meloni riprende pari pari il disegno di legge che era stato approvato alla Camera dei Deputati nella scorsa Legislatura e che non eravamo riusciti ad approvare in Senato.
Quel testo è stato frutto di una mediazione lunga e importante di cui siamo stati protagonisti.
È un testo che sicuramente raccoglie in pieno il mandato della Corte Costituzionale: consentendo di chiedere benefici a chi è all’ergastolo ostativo da più di 30 anni, anche in assenza di collaborazione, ma lo consente solo ci sono prove evidenti di distacco di quelle persone dalle organizzazioni mafiose e la volontà di mettere in campo gesti riparativi.
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La sentenza sulla mafia dei Nebrodi è importante e assesta un colpo durissimo alla criminalità organizzata siciliana.
Un risultato voluto e realizzato dal lavoro della magistratura e degli inquirenti a cui deve andare la nostra riconoscenza, così come non va dimenticato il ruolo decisivo di Giuseppe Antoci che, col suo protocollo diventato legge nazionale, ha creato le condizioni per questo successo dello Stato.
Anche a lui e al suo coraggio si deve la sentenza di ieri.
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Il Presidente del Consiglio nella conferenza stampa di ieri, illustrando il provvedimento assunto dal Consiglio dei Ministri sull’ergastolo ostativo, ha di nuovo rispolverato la storia della lotta alla mafia come priorità del suo Governo.
La norma sull’ergastolo ostativo semplicemente recepisce una sentenza della Corte Costituzionale e riprende il testo approvato alla Camera dei Deputati nella scorsa Legislatura.
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La nuova maggioranza di destra non ha mancato, questi giorni, di garantire il proprio impegno contro le mafie, ma le parole di queste ore sono già smentite dai fatti.
Stamattina, infatti, la Lega ha presentato la proposta di legge per alzare da 1.000 a 10.000 euro il tetto dei contanti.
Una iniziativa che, se realizzata, renderebbe più difficile controllare i flussi di denaro e favorirebbe oltre all’evasione il riciclaggio del denaro.