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L’inerzia del Governo di fronte ai dati drammatici dei suicidi in carcere è colpevole e inaccettabile.
Servono interventi subito per fermare questa catena di morte e dolore.
La strada maestra è quella di ridurre il sovraffollamento e riportare così a condizioni più accettabili la vita negli istituti di pena.
Ci sono provvedimenti già assunti durante la pandemia, come la scarcerazione anticipata per chi è a fine pena, che hanno funzionato e possono essere riproposti.
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Questa mattina il sottosegretario Delmastro ha annunciato l’istituzione del Gruppo di Intervento Operativo della polizia penitenziaria per far fronte a eventuali disordini nelle carceri.
Insomma, mentre nelle carceri italiane resta il grande problema della sovrappopolazione, continuano ad aumentare i suicidi e il disagio psichiatrico, la priorità per il Governo è un’altra.
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Alcuni imprenditori, coinvolti a vario titolo nell’inchiesta sulla Regione Liguria, stanno lasciando le cariche sociali a tutela delle aziende stesse.
È incredibile che lo stesso non venga fatto da chi ha ruoli in Regione per tutelare le istituzioni, il loro funzionamento e la loro credibilità.
Anzi il centrodestra, Lega in testa, considera normale e doveroso evitare le dimissioni di Toti.
D’altra parte è la stessa inchiesta a dimostrare, al di là dei reati, che l’interesse pubblico non è la priorità che ha guidato il Governo ligure in questi anni.
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Le reazioni del centrodestra all’inchiesta che ha coinvolto Toti e molti esponenti di primo piano della Pubblica Amministrazione e delle imprese liguri sono significative.
Trincerarsi dietro il garantismo dimostra scarsa sensibilità istituzionale.
È vero e giusto aspettare il terzo grado di giudizio per capire se ci sono responsabilità penali ma ciò non toglie che, dalle indagini, emerge un quadro in cui non era l’interesse pubblico a guidare le scelte della Regione Liguria.
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Il quadro che emerge dall’inchiesta che ha portato questa mattina all’arresto di 13 agenti per maltrattamenti nell’istituto Beccaria è grave e vergognoso ma è anche frutto delle mancanze che da anni denunciamo.
L’assenza per un lunghissimo periodo di una direzione stabile insieme alle carenze strutturali e d’organico hanno lasciato spazio a comportamenti inaccettabili.