Prendere provvedimenti su un blog misogino

Dopo le audizioni in Commissione Giustizia del Senato dei blogger de ‘La fionda’, nell’ambito dell’esame del disegno di legge n. 2530 e connessi sulla violenza domestica, abbiamo scritto al Presidente, senatore Andrea Ostellari (Lega), per conoscere le motivazioni che hanno portato ad ammettere queste audizioni che rischiano di offrire a una testata come ‘La Fionda’ e ai suoi autori la ‘legittimazione istituzionale’.
Sulla testata ‘La Fionda’, i blogger attaccano e sviliscono la Convenzione di Istanbul, che è legge dello Stato, e i centri antiviolenza e cercano di accreditare l’alto numero di archiviazioni delle denunce di violenza delle donne come la prova del fatto che si tratti di denunce false o strumentali, la stessa tesi che hanno tentato di sostenere anche in audizione.

Così abbiamo anche presentato un'interrogazione al Ministero dell'Interno per capire se e quali provvedimenti intenda assumere rispetto alla testata, ai contenuti pubblicati e ai blogger.

Testo dell'interrogazione:

Atto n. 4-07195 - Pubblicato il 28 giugno 2022, nella seduta n. 445

VALENTE, FEDELI, IORI, MIRABELLI, D'ARIENZO, BOLDRINI, GIACOBBE, MARILOTTI, COMINCINI

Al Ministro dell'interno. 
Premesso che:

in rete i blogger de "La Fionda", Davide Stasi e Fabio Nestola, noti per esprimere posizioni di negazione della gravità del fenomeno della violenza domestica e di genere, si sono resi più volte protagonisti di dichiarazioni ingiuriose nei confronti di parlamentari ed attivisti impegnati sul tema, nonché di aperto incitamento di atti vandalici nei confronti delle panchine rosse in ricordo delle vittime di femminicidio;

in particolare, tramite il proprio profilo "Facebook" e quello del blog "La Fionda" denominato "Stalker Sarai Tu", caratterizzato da toni apertamente misogini e da diversi contenuti di incitamento al bodyshaming, i due blogger hanno pubblicato commenti quali "cagne, cagne folli, sporche dentro" nei confronti di donne separate, "inqualificabili parassite" nei confronti delle attiviste antiviolenza dell'associazione "D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza", nonché diversi insulti a parlamentari e attiviste, sempre di sesso femminile, impegnate sul tema. A titolo di esempio, si citano il consiglio di utilizzare espressioni ingiuriose rivisitate quali "pignotte" nei confronti di, oltre alla prima firmataria, Laura Boldrini, Valeria Fedeli, Nadia Somma e Michela Murgia, espressione modificata al fine di evitare la sospensione dell'account "Facebook" e l'utilizzo di epiteti quali "sciacalli", "iene" e "avvoltoi" in risposta a dichiarazioni di supporto e promozione del numero antiviolenza 1522;

considerato che:

il fenomeno della violenza domestica e di genere costituisce ancora un dramma gravissimo nella società italiana, e, secondo il Servizio di analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale del Ministero dell'interno, tra il 1° gennaio e il 19 giugno 2022 ci sono stati 49 omicidi volontari di donne in ambito familiare/affettivo, uno ogni tre giorni. Inoltre, secondo i dati ISTAT, il 31,5 per cento delle 16-70enni (6 milioni e 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 20,2 per cento (4 milioni e 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21 per cento (4 milioni e 520 mila) violenza sessuale e il 5,4 per cento (1 milione e 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila);

considerato inoltre che, nonostante i fatti esposti, in data 20 giugno 2022, in occasione delle audizioni svoltesi presso la 2ª Commissione permanente (Giustizia) del Senato della Repubblica, nell'ambito dell'esame dei disegni di legge nn. 2530 e connessi, finalizzati al contrasto della violenza domestica e di genere, sono stati auditi Davide Stasi e Fabio Nestola;

considerato infine che sono numerose le denunce fatte alla Polizia postale e all'autorità giudiziaria nei confronti dei due blogger,

si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di verificare se i blog e i profili di Davide Stasi e Fabio Nestola siano ancora attivi e, in quest'ultimo caso, quali iniziative intenda adottare affinché siano immediatamente chiusi, al fine di interrompere la loro attività di insulti vergognosi e misogini.

 

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