Perché non è stato avvisato il Comune dello sgombero del Leoncavallo?
Chiederemo con una interrogazione al ministro Piantedosi di spiegare la scelta di sgomberare il Leoncavallo tenendo volutamente all'oscuro il comune di Milano.
Da anni si stava lavorando a una soluzione che salvaguardasse gli interessi di tutti senza cancellare una esperienza storica e importante come quella del centro sociale.
Quella strada non va abbandonata.
Il modo in cui il governo interviene su Milano e' inaccettabile, ispirato piu' a mettere in difficolta' l'amministrazione che alla collaborazione istituzionale.
Testo dell'interrogazione:
INTERROGAZIONE | A RISPOSTA URGENTE AI SENSI DELL’ARTICOLO 151 DEL REGOLAMENTO
MIRABELLI
Al Ministro dell’interno
Premesso che:
il Leoncavallo è un centro sociale, nato a Milano nel 1975, che svolge attività politica e culturale in autogestione;
il 21 agosto scorso il Leoncavallo è stato sgomberato per ordine del Ministero dell’interno, con venti giorni di anticipo rispetto alla data fissata del 9 settembre;
Considerato che:
in una nota pubblicata dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, il 21 agosto scorso, è riportato che nella giornata precedente, il sindaco aveva delegato “il vicecomandante della Polizia locale a partecipare al Comitato per l’ordine e la sicurezza che, come consuetudine, si tiene ogni mercoledì. In quella sede non è stato fatto cenno ad alcuno sfratto esecutivo del centro sociale Leoncavallo”;
sempre nella predetta nota il sindaco di Milano riporta che “Per un’operazione di tale delicatezza, al di là del Comitato, c’erano molte modalità per avvertire l’Amministrazione milanese. Tali modalità non sono state perseguite” tanto che lo stesso sindaco ha dichiarato di aver ricevuto la notizia dello sgombero dal Prefetto la mattina stessa in cui le forze dell’ordine hanno eseguito lo sfratto;
l’intervento di sgombero del Leoncavallo era previsto per il 9 settembre 2025 e, come riportato nella nota redatta dal sindaco di Milano “In considerazione di questa timeline, come Comune avevamo continuato, con i responsabili del Leoncavallo, un confronto che portasse alla piena legalità tutta l’iniziativa del centro. Come sottolineato da alcuni quotidiani, si stavano valutando varie soluzioni a norma di legge, che potessero andare nel senso auspicato e con la volontà di mantenere aperta l’interlocuzione con i responsabili delle attività del centro sociale”;
tenuto conto che:
il Leoncavallo, da cinquant’anni, svolge attività di interesse culturale e ha un valore storico e sociale, non solo per la città di Milano;
da anni l’amministrazione comunale di Milano è impegnata nella ricerca di una soluzione atta a salvaguardare gli interessi diversi, senza cancellare una esperienza storica e importante come quella del centro sociale;
la modalità con cui il Ministero dell’interno è intervenuto sembra essere finalizzata a mettere in difficoltà l’attuale amministrazione comunale, senza tener conto della necessaria collaborazione tra istituzioni;
si chiede di sapere:
per quali motivi il Ministro in indirizzo abbia deciso di anticipare lo sgombero del Leoncavallo tenendo completamente all'oscuro l’Amministrazione comunale di Milano.