La situazione al Beccaria di Milano è peggiorata, il Ministro se ne occupi
Ho presentato un'interrogazione al Ministro della Giustizia per chiedere quali iniziative necessarie e urgenti intenda intraprendere per stabilizzare la direzione dell’istituto penale minorile Beccaria di Milano e porre fine alle numerose criticità denunciate pubblicamente e a più riprese dal Garante dei detenuti del Comune di Milano.
Il ministro della Giustizia Nordio, nel Question Time di oggi, ha risposto nell'Aula del Senato all'interrogazione sulla situazione nell'istituto penale minorile Beccaria, promettendo in sostanza attenzione per le condizioni critiche del penitenziario.
Ma quelle condizioni sono anche peggiorate, è perciò assolutamente necessario accelerare l'apertura del nuovo padiglione, assumere educatori e personale di polizia penitenziaria, stabilizzare la direzione, reperire posti in comunità per chi ha problemi psichici e chi fa uso di droghe.
Senza contare che queste condizioni sono comuni anche agli altri penali minorili, come Nisida. Non attribuiamo al ministro Nordio la responsabilità di queste annose criticità, ma quella di non dare segnali sul tema del trattamento dei minori.
Invece di introdurre temi divisivi, che indeboliscono la lotta alla corruzione, il ministro applichi le riforme che gli abbiano lasciato in eredità, come la riforma Cartabia che prevede norme più incisive per messa alla prova e giustizia riparativa anche per i minori.
Proceda con l'assunzione dei magistrati e dei 16 mila addetti agli uffici del processo, sostenga il lavoro delle comunità di accoglienza per l'inserimento dei minori. I suoi atti vanno nella direzione opposta: i detenuti semiliberi sono tornati a dormire in carcere, non viene garantita la telefonata quotidiana ai detenuti che era stata prevista durante la pandemia. Il ministro che si proclama garantista e che nel suo intimo certamente lo è, cominci a dimostrarlo dai poveri cristi.
Testo dell'interrogazione:
Atto n. 3-00540 - Pubblicato il 28 giugno 2023, nella seduta n. 82
MIRABELLI, BOCCIA, BAZOLI, ROSSOMANDO, VERINI, MALPEZZI
Al Ministro della giustizia.
Premesso che:
nel mese di aprile 2023 il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano, Francesco Maisto, ha presentato un report sulla situazione in cui versa l’istituto penale minorile “Beccaria” di Milano, nel quale si evidenzia l’aggravarsi delle già precarie situazioni dell’istituto da dove, come noto, lo scorso Natale sono evasi 7 detenuti;
si legge: “La situazione giovanile è estremamente preoccupante e i ragazzi che arrivano hanno delle modalità relazionali molto aggressive, spesso con problematiche dovute non solo alla condotta ma anche legate all'uso di droga e problemi psichiatrici. Trovare posto in luoghi alternativi non è facile. Ad oggi ci sono sette provvedimenti di collocamento in comunità ma non si trovano i posti poiché le comunità rifiutano in tutta Italia";
infatti, ad oggi sono ben 70 i dinieghi registrati. Fra i motivi addotti vi sono la carenza di spazi, le forti problematiche presentate dai ragazzi e, in particolare, l’essere molti di loro minori non accompagnati, oltre alla difficoltà nel trovare educatori, notoriamente pagati con stipendi assolutamente inadeguati rispetto al delicatissimo ruolo che sono chiamati a svolgere;
nel report, inoltre, si evidenzia la particolare criticità delle condizioni di vita dei ragazzi in isolamento che “pranzano coi piatti sulle ginocchia” per l’assenza di tavolini nelle celle, dove anche l’utilizzo di tavoli di plastica o a ribalta non risulta adeguato per ragioni di sicurezza;
considerato che:
relativamente al personale, il report evidenzia come ogni anno la maggior parte del personale, spesso giovanissimo, chieda il trasferimento nel luogo di origine o in un luogo più vicino, richieste che comportano, pertanto, un continuo turn over;
alle emergenze che si vengono a creare si risponde di volta in volta facendo ricorso a rinforzi estemporanei e per brevi periodi;
come di tutta evidenza la mancanza di un progetto educativo, oltre alla mancanza oramai decennale di una stabilità delle figure del direttore e del comandante e degli agenti di Polizia penitenziaria, arreca un grave nocumento al funzionamento dell’istituto penale minorile milanese;
si aggiunga il problema relativo all’organizzazione e alla gestione degli spazi attualmente carenti, in attesa dell’apertura del nuovo padiglione,
si chiede di sapere quali iniziative necessarie e urgenti il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per stabilizzare la direzione e porre fine alle numerose criticità dell’istituto penale minorile Beccaria di Milano denunciate pubblicamente e a più riprese dal Garante dei detenuti dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano.