Il Governo blocca il Comitato di indirizzo dell'Agenzia dei Beni Confiscati
Sulla gestione dei beni confiscati alle mafie il governo Meloni blocca il lavoro del Comitato di indirizzo. Il 6 ottobre 2022 è stato firmato dal ministro dell'Interno il decreto di nomina dei componenti del Comitato di indirizzo dell'Agenzia Beni Confiscati.
Nel mese di dicembre 2022 viene fatta una riunione da remoto per l'insediamento, presieduta dal direttore, il prefetto Bruno Corda.
Da allora ad oggi nessuna riunione è stata più convocata.
La mancata convocazione sarebbe dovuta al fatto che pochi mesi dopo l'insediamento del Governo Meloni, il ministero del Lavoro ha ritirato la nomina fatta, senza indicare il sostituto che ad oggi ancora non è stato individuato.
Questa situazione sta di fatto impedendo la convocazione e il lavoro del comitato.
Quindi per responsabilità del governo da oltre un anno è impedito il lavoro del comitato di indirizzo.
Su questo abbiamo presentato un'interrogazione per chiedere al governo le ragioni di questo inaccettabile ritardo nella nomina del rappresentante del ministero del lavoro che sta paralizzando l'attività di uno strumento importante per la definizione degli indirizzi dell'agenzia dei beni confiscati e per il suo funzionamento.
Testo dell'interrogazione:
Atto n. 3-00899 - Pubblicato il 25 gennaio 2024, nella seduta n. 150
MIRABELLI
Al Ministro dell'interno.
Premesso che:
in data 6 ottobre 2022 è stato firmato dal Ministro in indirizzo il decreto di nomina dei componenti del comitato consultivo d’indirizzo dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
nel mese di dicembre 2022 si è tenuta una prima riunione in via telematica per l’insediamento del comitato, presieduta dal direttore dell’Agenzia prefetto Bruno Corda;
pochi mesi dopo l’insediamento del Governo Meloni, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha ritirato la nomina del membro rappresentate del proprio dicastero in seno al comitato;
la nomina del membro subentrante in qualità di rappresentante del Ministero del lavoro è avvenuta diversi mesi dopo, nel novembre 2023, lasciando di fatto il comitato privo di un suo componente medio tempore;
a seguito della prima riunione d’insediamento tenutasi nel dicembre 2022, il comitato non ha più avuto modo di riunirsi, risultando ad oggi convocata la prima riunione soltanto per il prossimo 23 gennaio 2024, a distanza dunque di oltre un anno dalla costituzione del comitato stesso,
si chiede di sapere:
quali siano state le ragioni che hanno tenuto fermi per più di un anno i lavori del comitato, pur rivestendo questo un rilievo primario nella definizione dei protocolli e degli indirizzi operativi dell’Agenzia, e in particolare quali siano le motivazioni per il lungo lasso di tempo intercorso ai fini della nomina del membro subentrante in qualità di rappresentante del Ministero del lavoro;
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno adottare le opportune misure necessarie a garantire la piena efficienza del comitato consultivo d’indirizzo dell’Agenzia nazionale.