Il Governo applichi la Riforma Cartabia sulle questioni delle carceri

Adesione ad un'interrogazione del Gruppo PD sulle questioni delle carceri.

Testo dell'interrogazione:

Atto n. 3-01254 | Pubblicato il 16 luglio 2024, nella seduta n. 207

BAZOLI, MIRABELLI, ROSSOMANDO, VERINI, RANDO, SENSI, LOSACCO, CAMUSSO, FURLAN, MANCA, ZAMBITO, GIACOBBE, ROJC, D'ELIA


Al Ministro della giustizia. 
Premesso che:

la riforma della giustizia penale, approvata con il decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, meglio nota come “riforma Cartabia”, è permeata da un’impostazione contraria alla logica “carcerocentrica”, che invece è, ad avviso degli interroganti, saldamente radicata nelle politiche in materia di giustizia seguite dal Governo Meloni. La riforma non si è limitata ad apportare rilevanti modifiche al sistema delle sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi, già disciplinato in via generale dalla legge 24 novembre 1981, n. 689, ma ne ha esteso l’ambito di applicazione. Infatti, a fronte delle ricadute criminogene che le stesse finiscono con l’avere, come dimostrato dai dati statistici richiamati anche nella relazione illustrativa della riforma, le pene detentive brevi sono applicate in via residuale e si è ritenuto, invece, di intervenire in maniera significativa sulla disciplina della pena pecuniaria;

allo scopo di assicurare, in una logica premiale-deflattiva, l’effettività della risposta sanzionatoria e la ragionevole durata del processo, la riforma ha dunque introdotto, altresì, alcune significative modifiche alla disciplina in tema di pena pecuniaria, con l’obiettivo di garantire l’effettività e l’efficacia di tale sanzione;

sotto il profilo della verifica degli effetti della riforma e della corrispondenza con l’intento del legislatore delegato, appare tuttavia essenziale l’opera di monitoraggio affidata al Ministro della giustizia, cui spetta il compito di inviare, entro il 31 maggio di ciascun anno, alle competenti Commissioni parlamentari una relazione in materia di esecuzione e conversione delle pene pecuniarie;

al riguardo si evidenzia come a norma dell’articolo 79 del citato decreto legislativo n. 150 del 2022, entro il 31 maggio di ciascun anno, il Ministro della giustizia trasmette alle competenti Commissioni parlamentari una relazione in merito all'attuazione delle disposizioni in materia di esecuzione e conversione delle pene pecuniarie;

in particolare, al fine di un compiuto monitoraggio e in funzione del raggiungimento degli obiettivi di effettività ed efficienza perseguiti dalla Riforma Cartabia, i dati statistici relativi alle sentenze e ai decreti di condanna a pena pecuniaria, anche sostitutiva, alla riscossione, alla rateizzazione, alla sospensione condizionale e alla conversione, per insolvenza o insolvibilità del condannato, alla estinzione per esito positivo dell'affidamento in prova al servizio sociale e alla prescrizione, oltre ad essere pubblicati periodicamente sul sito del Ministero della giustizia, sono trasmessi annualmente al Parlamento, unitamente alla citata relazione;

tuttavia, ad oggi il Governo non ha mai inviato al Parlamento la relazione e i dati citati,

si chiede di sapere quali siano le ragioni del ritardo dell’invio al Parlamento della citata relazione in materia di esecuzione e conversione delle pene pecuniarie e in quali tempi il Ministro in indirizzo intenda provvedere in tal senso, nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 79 del citato decreto legislativo n. 150 del 2022.

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