Ex Ilva: perché il governo ha ignorato l’Iss sul grave impatto sanitario?

Le questioni sollevate da 'La Stampa', con la pubblicazione dei rilievi dell'Istituto superiore di sanità sulla Valutazione di impatto sanitario prodotta dal gestore dell’ex Ilva, diventano oggetto di un'interrogazione, rivolta ai ministri del Made in Italy e delle imprese Urso e dell'ambiente Pichetto Fratin, presentata dal Gruppo Pd al Senato.

Ciò che si chiede ai ministri, in vista anche dell’incontro fissato per martedì 15 luglio tra ministero del Made in Italy e sindacati per fare il punto sulla situazione dell’ex Ilva è di pubblicare con urgenza le relazioni prodotte dall’Istituto superiore di sanità, al fine di fugare la preoccupante opacità che grava sulla situazione dell’ex Ilva e sulla salute dei cittadini di Taranto, in particolare nel quartiere Tamburi.
Chiediamo inoltre per quali motivi il governo abbia ignorato i pesanti rilievi posti dall’Istituto superiore di sanità e perché il ministro Urso non abbia richiesto, proprio alla luce di quei rilievi, una nuova Valutazione di impatto sanitario fatta da un organismo terzo e non dalla azienda gestore del sito di Taranto.
Ciò che ci preme soprattutto è come si intenda intervenire per dare attuazione a tutte le osservazioni e salvaguardare la salute della popolazione.
Nell'interrogazione ricostruiamo quanto è avvenuto. La Valutazione di impatto sanitario, per la prima volta non elaborata da un ente terzo pubblico ma da esperti incaricati dall’azienda, ha ricevuto dall’Istituto superiore di sanità ripetuti rilievi, dal primo il 30 luglio dello scorso anno fino al terzo a marzo 2025, sembra senza che alle osservazioni sia stato dato un reale seguito.
Non si è attualmente a conoscenza se ci sia stata una quarta relazione che abbia permesso il superamento delle criticità evidenziate dall’Iss che, di fatto, non ha sciolto le riserve sulla Vis avendo denunciato la mancanza di dati completi.
Nei mesi scorsi è stato negato l’accesso a questi atti e il ministero dell’Ambiente ha specificato che i documenti saranno pubblicati ad esito della fase conclusiva del procedimento.
Chiediamo dunque chiarezza e coerenza.