Comunque grazie a Donzelli e a Delmastro chi e' detenuto a Sassari al 41 bis ora sa di essere intercettato e questo e' un fatto. Per diffamare il Pd sono riusciti a fare un bel danno. La lotta alla mafia non si fa così.
La proposta di Salvini sugli appalti in nome della velocità rinuncia alla trasparenza. Non è liberalizzando i subappalti o consentendo l’assegnazione dell’80% delle opere senza gara che si possono tenere insieme velocità e garanzie di legalità. L’esperienza concreta racconta che ridurre e qualificare le centrali appaltanti è la strada maestra per fare in fretta e fare bene, purtroppo questa parte fondamentale della legge delega non viene recepita da Salvini.
I primi mesi di vita del Governo Meloni sono stati certamente caratterizzati da una legge di bilancio che, anziché aiutare chi ha più bisogno, ha speso per piccoli condoni e per la flat tax, riducendo le spese per sanità e scuola, reintroducendo le accise sulla benzina e aumentando i costi per le famiglie: dai pedaggi autostradali fino agli abbonamenti per il trasporto pubblico. Ma, accanto alla politica economica, il governo nei suoi primi provvedimenti ha preso una direzione precisa sui temi della legalità. Una direzione sbagliata e pericolosa, certamente ingiusta.
La proposta di Codice degli Appalti approvata in Consiglio dei Ministri è preoccupante per diverse ragioni, a cominciare dalla liberalizzazione dei subappalti. Ma, in particolare, l’aumento fino a 500mila euro del tetto per gli affidamenti diretti è una scelta sbagliata e pericolosa. Salvini fa propaganda affermando che così l’80% degli appalti avverrà per affidamento diretto. Cioè l’80% degli appalti verrebbero aggiudicati senza gara, con tutto ciò che ne consegue in termini di scarsa trasparenza e meno garanzie di qualità delle opere, senza alcuna garanzia sui tempi.
Il Governo ha introdotto l’aumento del tetto all’uso del contante a 5.000 euro nel Decreto Aiuti 4. Servono misure per sostenere famiglie e imprese di fronte agli aumenti delle bollette e dell’inflazione ma il Governo trova il tempo e considera tanto urgente da inserirlo in un decreto, un provvedimento, che certamente non serve alle famiglie in difficoltà, ma aiuterà solo gli evasori e la criminalità che potrà riciclare più facilmente il denaro.
Questa sera abbiamo votato in Senato la NADEF, il primo documento di indirizzo economico del nuovo Governo. Abbiamo votato contro. In un Paese in cui gli stipendi dei lavoratori dipendenti perdono potere d’acquisto, di fronte all’inflazione ormai a più del 10%, non c’è nulla per aumentare i salari, né taglio delle tasse sui redditi da lavoro né altro per ridurre le diseguaglianze.