L’abolizione del reato di abuso d’ufficio è un errore
L’abolizione del reato di abuso d’ufficio è un errore che non risolve le giuste preoccupazioni dei sindaci, non interviene sulla Legge Severino e non circoscrive le loro responsabilità ma apre un contenzioso con l’Europa proprio mentre si sta discutendo del Pnrr.
Ma ciò che più preoccupa è il fatto che questa è l’ennesima scelta del Governo che si fonda sull’idea sbagliata e pericolosa che racconta che, per una maggiore efficienza ed efficacia della Pubblica Amministrazione, la strada debba essere quella di ridurre regole e controlli e che quindi sono i controlli e le regole la causa delle inefficienze.
Dopo aver cancellato le gare per oltre il 90% degli appalti e liberalizzato i subappalti nel nuovo codice, aver ridimensionato i poteri di controllo di ANAC e Corte dei Conti, ora il Governo, in nome dell'efficienza, abolisce un reato che sicuramente va rivisto ma che esiste in tutta Europa a tutela dei cittadini.
Si indebolisce la battaglia per la legalità e contro la corruzione in nome di una efficienza della Pubblica Amministrazione che solo un investimento in professionalità e qualità potrà garantire.