Mirabelli fa ripartire il dibattito sul fine vita: “Ci indica la strada”
Articolo di Repubblica.
Il racconto del senatore dem affetto da Sla dal 2022 in un’intervista concessa a Repubblica. I messaggi dei suoi colleghi di partito
Il personale è politico, si diceva una volta; dopo l’intervista rilasciata a Repubblica sulla propria malattia, il senatore del PD Franco Mirabelli ha passato la giornata a rispondere a decine di messaggi di affetto. «Ringraziamenti per essermi esposto e aver raccontato che la politica è passione, attenzione agli altri. E non quella che si racconta distante dai problemi e solo giochi di potere», dice lui.
«Mi ha fatto piacere ricevere solidarietà da persone che non vedo da tanto. Ho capito che abbiamo posto temi che molti vorrebbero affrontare non solo nella dimensione politica», aggiunge.
Nel 2022 Mirabelli ha scoperto di avere la SLA. Oggi, quasi completamente immobilizzato, può esprimersi solo attraverso un lettore ottico, tarato sul movimento delle sue pupille. Non molti erano a conoscenza del suo stato di salute.
«Franco ha sempre dato un contributo sociale e politico alla nostra comunità. Ora lo fa invitandoci a riflettere su una questione chiave della contemporaneità. Forse la più delicata», commenta il sindaco di Milano Beppe Sala, persona a lui molto vicina.
Gli hanno scritto la Segretaria del PD Elly Schlein ma anche esponenti di altri partiti. Di sicuro la comunità dem è stata quella più colpita dalla testimonianza: nella chat del gruppo al Senato tutti hanno scritto parole di vera partecipazione, Dario Franceschini, Francesco Boccia, Filippo Sensi, Walter Verini, Pierferdinando Casini, Alessandro Alfieri, Graziano Delrio, tra gli altri. «Franco è leale e trasparente, uomo di partito che ha sempre lavorato per tenere insieme - aggiunge la senatrice Simona Malpezzi - nel Gruppo ma anche nel territorio che condividiamo. Lui con uno sguardo molto rivolto alla città e all’hinterland: la politica in periferia. Ho letto sui social il messaggio positivo che l’intervista ha scatenato, potentissima perché indica una strada alla politica tutta».
Mirabelli manca in Aula da fine dicembre 2022, ma a distanza continua a intervenire nei lavori parlamentari.
«La sua intelligenza critica manca a tutti ma le sue parole ci richiamano al dovere di affrontare temi complessi che toccano le coscienze di ognuno di noi», osserva il capogruppo del M5S Stefano Patuanelli.
Mirabelli è «un compagno ammirevole per la determinazione che ci dimostra come la politica non è sempre apparire ma sostanza», chiosa il senatore lombardo di Avs Tino Magni.
Fonte: Repubblica