La riforma della legge di contabilità
Adesione ad una mozione presentata dal Gruppo PD in Senato sulla riforma della legge di contabilità e sugli strumenti del ciclo di bilancio, discussa in Aula il 28 maggio 2025.
Testo della mozione:
(1-00136 p.a.) (2 aprile 2025)
BOCCIA, PATUANELLI, DE CRISTOFARO, PAITA, UNTERBERGER, MANCA, MISIANI, LORENZIN, NICITA, BAZOLI, MIRABELLI, ZAMBITO, IRTO, BASSO, D'ELIA, ZAMPA, ALFIERI, CAMUSSO, CASINI, CRISANTI, DELRIO, FINA, FRANCESCHELLI, FRANCESCHINI, GIACOBBE, GIORGIS, LA MARCA, LOSACCO, MALPEZZI, MARTELLA, MELONI, PARRINI, RANDO, ROJC, ROSSOMANDO, SENSI, TAJANI, VALENTE, VERDUCCI, VERINI, PIRRO, DAMANTE, MAIORINO, DI GIROLAMO, NAVE, ALOISIO, BEVILACQUA, BILOTTI, CASTELLONE, CATALDI, CROATTI, FLORIDIA Barbara, GAUDIANO, GUIDOLIN, LICHERI Ettore Antonio, LICHERI Sabrina, LOPREIATO, LOREFICE, MARTON, MAZZELLA, NATURALE, PIRONDINI, SCARPINATO, SIRONI, TURCO, MAGNI, CUCCHI, BORGHI Enrico, FREGOLENT, FURLAN, MUSOLINO, RENZI, SBROLLINI, SCALFAROTTO, PATTON, FLORIDIA Aurora, SPAGNOLLI
Il Senato,
premesso che:
le leggi di contabilità pubblica, in quanto riguardanti le regole fondamentali per la gestione delle finanze dello Stato e la trasparenza dell'azione pubblica, sono state adottate sempre con un ampio consenso parlamentare;
la legge 5 agosto 1978, n. 468, recante "Riforma di alcune norme di contabilità generale dello Stato in materia di bilancio", tramite la quale si introdusse il bilancio pluriennale e nuove regole di programmazione economica, fu il risultato di un'intesa tra le principali forze politiche del Paese;
anche le successive modifiche furono adottate con ampio consenso parlamentare. La legge 31 dicembre 2009, n. 196, e le successive modificazioni, hanno beneficiato di un consenso trasversale, essendo strettamente legate agli obblighi europei e alla necessità di modernizzare la gestione finanziaria pubblica;
il dibattito in corso nelle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla nuova riforma della legge di contabilità e sugli strumenti del ciclo di bilancio, avviato a seguito delle nuove regole della governance economica europea, rischiano di concludersi senza un accordo ampio e trasversale in Parlamento, contraddicendo una prassi consolidata nel corso del tempo;
la disciplina vigente prevede, agli articoli 7 e 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, il deposito entro il 10 aprile di ciascun anno del documento di economia e finanza (DEF), strutturato su tre sezioni e corredato da una serie di allegati,
impegna il Governo:
1) nelle more della nuova riforma della legge di contabilità pubblica, a depositare un documento di economia e finanza, al fine di misurare l'impatto delle politiche economiche sul bilancio pluriennale e per valutare il quadro macroeconomico programmatico per il prossimo triennio, per le conseguenti deliberazioni parlamentari;
2) a sostenere un percorso di riforma della legge di contabilità pubblica orientato ad un pieno coinvolgimento del Parlamento, evitando decisioni a maggioranza politica su una tematica che riguarda le regole fondamentali per la gestione delle finanze dello Stato e la trasparenza dell'azione pubblica.