Il Terzo Polo non ha i numeri per eleggere i Vicepresidenti delle Camere
Intervista di INews24.
Cosa rappresenta la conferma di Simona Malpezzi alla presidenza del gruppo al Senato?
“Intanto è un riconoscimento per il lavoro svolto e per la sua capacità di Simona di tenere insieme, ascoltare e rappresentare un punto di equilibrio. In secondo luogo, siccome ci avviamo al percorso congressuale, quella di confermare gli uscenti mi sembra una scelta di buonsenso. Poi, sulla base del congresso, sarà il prossimo segretario a intervenire sugli assetti dei gruppi, nel modo che riterrà opportuno”.
Quindi è possibile che le scelte di Malpezzi e Debora Serracchiani (presidente del gruppo alla Camera) possano essere cambiate dopo il congresso del Pd?
“Il congresso eleggerà un nuovo gruppo dirigente che credo voglia e debba dire la propria sulla scelta dei gruppi. Questo non vuol dire che Serracchiani e Malpezzi siano capigruppo a termine, bensì che in questa fase, riconfermare le uscenti, è stata la scelta più razionale da fare”.
Domani dovrebbero essere eletti i vicepresidenti di Camera e Senato. Calenda ha annunciato che il Terzo polo non voterà e insieme a Renzi ha sottolineato che Azione-Italia Viva non ha alcuna figura di garanzia.
“La trovo una polemica assolutamente strumentale. Ognuno di noi ha dei numeri nelle Camere e ognuno di noi fa valere quei numeri. Da tempo noi abbiamo chiesto un coordinamento tra le opposizioni. Calenda è stato il primo a negare la volontà e la necessità di farlo. Il Terzo polo avrà sicuramente una sua rappresentanza, però se si rifiuta di fare un percorso comune, restano i numeri: e i loro non sono sufficienti per eleggere un vicepresidente”.
Le vicepresidenze proposte per il Pd sono Anna Ascani alla Camera e Anna Rossomando al Senato. La scelta di dare priorità alle donne è collegata in qualche modo al fatto che la prima premier italiana donna, Giorgia Meloni, è di centrodestra?
“Ma no. Letta ha già scelto tempo fa di sostituire due capigruppo uomini con altrettante donne, per dare un segnale. Anna Rossomando era già vicepresidente del Senato, ha svolto bene il suo ruolo e ora è giusto premiarla. Anna Ascani è una dirigente di primo piano del Pd. Il segnale che si vuole dare è quello di recuperare rispetto alla rappresentanza delle donne elette, che è eccessivamente bassa e penalizzante. La scelta di indicare due donne alle vicepresidenze delle Camere, di certo non risolve tutto, ma sicuramente non è dettata dal fatto che Meloni sarà la presidente del Consiglio. Quello del Pd è un percorso avviato un anno e mezzo fa con Malpezzi e Serracchiani”.
Il Pd e il M5S si stanno nuovamente riavvicinando?
“Non lo so. Io spero che una volta eletti i capigruppo, si cominci a parlare. E che domani le opposizioni si presentino all’appuntamento con le elezioni dei vicepresidenti, questori e segretari, evitando di dare spazio alla maggioranza”.
Dopo Il tweet di Pierluigi Bersani, il Mise ha rimosso la foto di Benito Mussolini. Il neopresidente del Senato Ignazio La Russa ha definito quanto accaduto “cancel culture”.
“La richiesta di rimuovere il busto di Mussolini o qualsiasi altro simbolo che rappresenta il regime fascista non è dettato dalla volontà di dimenticare la storia. Anzi, è proprio dettata dal fatto che siccome noi ricordiamo la storia di questo Paese e non va persa la memoria delle tragedie provocate dal fascismo, è evidente che non può stare insieme alla rappresentazione del duce in luoghi pubblici”.