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Una festa nel carcere di Biella con politici e agenti indagati

Lo scorso 27 luglio si è svolta nella caserma A. Salaris di Biella una festa per il personale di polizia penitenziaria della sede circondariale. La Caserma si trova nella struttura della Casa circondariale di Biella ed è adibita al pernottamento del personale di polizia penitenziaria. La festa è stata pubblicizzata sul profilo Facebook di Raffaele Tuttolomondo, segretario regionale del Piemonte del sindacato di polizia penitenziaria SiNAPPe, e nel volantino pubblicato si indicano anche i dettagli organizzativi dell’iniziativa che viene presentata con il logo della polizia penitenziaria e come “organizzata dal comandante”.

Sempre nel volantino si annuncia l’invito a “colleghi distaccati in altre sedi” e la presenza di non meglio specificate "autorità politiche".
Secondo la cronaca del periodico "Il Biellese" alla festa avrebbero partecipato alcuni agenti coinvolti nelle indagini su presunti illeciti nel carcere di Biella, il sindaco della città Claudio Corradino e il sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove.
Per chiarire quanto accaduto, abbiamo presentato un'interrogazione al Ministro della Giustizia: "vorremmo sapere se è a conoscenza della vicenda e se non intenda approfondirne i dettagli per sapere come sia possibile che a una festa per il personale di polizia penitenziaria del carcere di Biella, ci sia stata la presenza di un solo sindacato, di agenti esterni a quella struttura, se l’invito è stato esteso anche ad altri sindacati, a rappresentanze politiche e istituzionali, se ritiene adeguato qualora i fatti fossero accertati che per un’iniziativa di tal contesto si sia usata una struttura pubblica come quella presente nella Casa circondariale di Biella e se non ritenga di verificare se l’evento non si configuri come un’azione di propaganda del tutto inopportuna in quel contesto".

Testo dell'interrogazione:

Atto n. 3-00642 - Pubblicato il 2 agosto 2023, nella seduta n. 95

ROSSOMANDO, GIORGIS, VERINI, BAZOLI, MIRABELLI 

Al Ministro della giustizia. 
Premesso che a quanto risulta agli interroganti:
il 27 luglio 2023 si è svolta nella caserma A. Salaris di Biella una “festa” per il personale di Polizia penitenziaria della sede circondariale. La caserma si trova nella struttura della casa circondariale di Biella ed è adibita al pernottamento del personale di Polizia penitenziaria. La festa è stata pubblicizzata sul profilo “Facebook” di Raffaele Tuttolomondo, segretario regionale del Piemonte del sindacato di Polizia penitenziaria SiNAPPe, e nel volantino pubblicato si indicano anche i dettagli organizzativi dell’iniziativa che viene presentata con il logo della Polizia penitenziaria e come “organizzata dal comandante”. Sempre nel volantino si annuncia l’invito a “colleghi distaccati in altre sedi” e la presenza di non meglio specificate “autorità politiche”;
secondo la cronaca del periodico “Il Biellese”, alla festa avrebbero partecipato alcuni agenti coinvolti nelle indagini su presunti illeciti nel carcere di Biella, il sindaco della città Claudio Corradino e il sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della vicenda e se non intenda approfondirne i dettagli per sapere come sia possibile che a una “festa” per il personale di Polizia penitenziaria del carcere di Biella ci sia stata la presenza di un solo sindacato, di agenti esterni a quella struttura, e se l’invito sia stato esteso anche ad altri sindacati, a rappresentanze politiche e istituzionali;
se non ritenga necessario e urgente, trattandosi di una struttura pubblica adibita per il pernottamento e il riposo del personale di Polizia penitenziaria della sede circondariale, approfondire i dettagli circa la durata di tale iniziativa, ovvero orario di inizio e fine, e se per questo evento siano stati coinvolti anche i detenuti e, nell’eventualità questo si sia verificato, se non intenda accertarne le modalità di impiego;
se ritenga adeguato, qualora i fatti fossero accertati, che per un’iniziativa di tal contesto si sia usata una struttura pubblica come quella presente nella casa circondariale di Biella;
quali iniziative ritenga opportuno attuare il Ministero anche attraverso il sottosegretario Delmastro con delega al DAP, per affrontare le critiche condizioni lavorative e di vita di tutto il personale penitenziario, nonché del loro adeguamento retributivo e in particolare se non ritenga necessario e urgente intervenire per affrontare la mancanza di organico in termini di agenti e operatori amministrativi, quella del personale medico e assistenziale e del conseguente eccessivo carico di lavoro che ricade su tutto il personale penitenziario.



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