Il problema del gas va affrontato a livello europeo
Intervento in Tv a 7Gold.
La situazione è grave rispetto all’aumento del costo delle bollette e non è risolta dai provvedimenti assunti dal Governo uscente anche recentemente rispetto al sostegno a imprese e famiglie con redditi medio-bassi. C’è un problema generale da affrontare in Europa e con l’unità di intenti dell’Europa. Il tema decisivo è quello di fissare un tetto al prezzo del gas e in Europa, a causa dell’opposizione di diversi Paesi, non siamo ancora riusciti ad ottenerlo ma quello sarebbe un primo passo importante.
Spero che il nuovo Governo, appena si insedierà, separi il costo dell’energia dal costo del gas per fare in modo che i bassi costi delle energie rinnovabili non continuino, come ora, a non essere influenti perché le bollette elettriche vengono calcolate rispetto al costo del gas.
Vicende come quella del Nord Stream ci riguardano perché incidono sul costo del gas.
Il Nord Stream non è un gasdotto da cui l’Italia si rifornisce ma sicuramente le perdite comportano il danno della riduzione del gas che arriva in Europa e il conseguente aumento del prezzo.
In questi mesi, in Italia si è lavorato per diversificare le fonti di approvvigionamento e i Paesi fornitori di gas per garantire che le riserve siano coperte al 100%.
Dal punto di vista della quantità di gas, aggiungendo la vicenda dei rigassificatori, dovremmo stare tranquilli per i prossimi mesi e ancora di più in futuro.
Il problema vero oggi è il costo e, quindi, bisogna mettere un tetto al prezzo del gas a livello europeo e nella bolletta elettrica bisogna separare il costo del gas da quello delle altre fonti energetiche.