Formazione e lavoro

Intervento svolto in Tv a 7Gold.

I temi che riguardano la scuola sono coinvolti dall’aumento dei prezzi legato all’aumento dell’inflazione.
Credo che, soprattutto per quanto riguarda i libri di testo, bisogna intervenire in fretta per garantire soprattutto per le famiglie più in difficoltà che i figli abbiano i libri gratis.

Anche la scuola sarà coinvolta dai provvedimenti che riguardano le bollette e il gas ma rispetto agli ultimi anni, questa volta gli studenti possono iniziare l’anno scolastico con meno problemi e prospettive migliori rispetto agli ultimi anni segnati dal covid.

C’è sicuramente un problema rispetto al sistema formativo e servono misure che tengano conto del fatto che la scuola, l’istruzione e la formazione sono il vero oro nero di domani; sono ciò di cui il Paese ha bisogno per formare cittadini e ragazzi che possono aiutare il Paese a crescere e a competere.
La ricerca, la formazione e il sapere sono e saranno determinanti sempre di più.
Il PD ha proposto di allungare l’obbligo scolastico, anticipando di due anni la scuola per i bambini e prorogandola di altri due anni, fino alla fine delle scuole superiori, proprio perché la formazione diventa centrale e occorre anche costruire un sistema formativo che faccia incontrare domanda e offerta di lavoro.
Abbiamo sotto gli occhi le difficoltà di tante imprese a trovare lavoratori formati. È evidente, quindi, che abbiamo bisogno di uscire dalla logica per cui hanno valore solo i licei; occorre rivalutare e incentivare le scuole professionali, che formano gli studenti a lavori utili e su cui c’è una domanda di lavoro seria.

Il tema principale oggi è quello salariale.
In questo Paese, i salari così come il potere d’acquisto non aumentano da anni.
Se a questo si aggiunge l’inflazione all’8% e il caro bollette, è evidente che il tema più urgente da affrontare è quello dei salari e del potere d’acquisto delle famiglie.
Noi abbiamo proposto - e forse se non si fosse fatto cadere il Governo Draghi lo avremmo già votato nella Delega Fiscale - un taglio delle tasse sul lavoro per consentire ai lavoratori di avere l’equivalente di una mensilità in più in busta paga.
C’è poi il tema del salario minimo che è importante. Ci sono, infatti, lavoratori non in nero che guadagnano 3 o 4 euro l’ora e, quindi, c’è bisogno di intervenire per garantire un salario dignitoso.
Ci sono alcune migliaia di persone che percepiscono il reddito di cittadinanza pur lavorando perché, nonostante questo, non raggiungono un reddito adeguato.
Credo che queste siano le priorità.
Bisogna lavorare sulla contrattazione e per risolvere la questione dei contratti precari e questo si fa stabilendo il principio di favorire economicamente le imprese che assumono a tempo indeterminato, tagliando in modo consistente i contributi che devono versare per donne, giovani e Sud, come è stato fatto con il PNRR, perché il tema della precarietà è drammatico.

 

 

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