Il campo largo resta, ma senza M5S
Intervista di Affaritaliani.
"Mi pare difficile un'alleanza con chi ha contribuito insieme al Centrodestra ad affossare il governo Draghi e ad assumersi la responsabilità di lasciare il Paese senza governo in un momento difficile nel quale avevamo molto da fare per far sì che l'autunno fosse meno pesante e preoccupante per le famiglie italiane". Con queste parole il vicecapogruppo del Partito Democratico al Senato Franco Mirabelli risponde alla domanda di Affaritaliani.it se sia ancora possibile un'alleanza elettorale tra Pd e Movimento 5 Stelle dopo quanto accaduto ieri a Palazzo Madama. Di fatto, il Pd chiude a intese con i 5 Stelle.
Quindi a questo punto? Alleanza verso sinistra con Fratoianni o verso il Centro con Calenda e Renzi?
"Noi abbiamo sempre detto che lavoravamo per costruire un campo largo, un'alleanza più ampia possibile tra le forze europeiste alternative al Centrodestra. Non abbiamo mai escluso nessuno da questo percorso e quindi lavoriamo ancora per questo obiettivo, sapendo però che, come detto, il rapporto con Conte è molto segnato in negativo da questa vicenda".
Enrico Letta sarà il vostro candidato alla presidenza del Consiglio?
"Certo", risponde Mirabelli. "Letta è il leader del partito che spero e credo dopo le urne sarà la prima forza politica del Paese e a quel punto ci saranno le condizioni per cui sia lui a determinare le scelte di un futuro governo".
Articolo 1, quindi il ministro Speranza, rientrerà nel Pd prima delle elezioni?
"Ripeto quanto detto prima. Di là c’è una destra impersonata da Meloni e Salvini e da una Forza Italia a rimorchio. Da questa parte dobbiamo prima di tutto condividere quell’agenda sociale che il governo Draghi aveva preparato e mai come nei prossimi mesi sarà urgente. Sicuramente con LeU e con ciò che sta a sinistra del Pd continueremo a confrontarci”, conclude il vice presidente dei senatori del Partito Democratico.