Un pensiero a Pierpaolo Pasolini
Un pensiero a Pierpaolo Pasolini a cinquant'anni dal suo omicidio.
Un uomo scomodo, capace di posizioni coraggiose e controcorrente.
Una persona di cui ci sarebbe tanto bisogno oggi.
Un pensiero a Pierpaolo Pasolini a cinquant'anni dal suo omicidio.
Un uomo scomodo, capace di posizioni coraggiose e controcorrente.
Una persona di cui ci sarebbe tanto bisogno oggi.
Lettera inviata dai componenti del Pd della Commissione Parlamentare Antimafia alla Presidente della Commissione.
Alla luce del grave attentato di stanotte, su cui indaga la Direzione Distrettuale Antimafia, come Gruppo PD chiediamo che la Commissione Antimafia inviti più presto possibile, per una audizione, Sigfrido Ranucci.
Da tempo sotto scorta per tante sue inchieste che hanno riguardato anche la criminalità organizzata.
L'audizione potrà servire ad acquisire elementi certamente utili sull'attentato, per il lavoro della Commissione e ad accendere un faro sulla delicatissima situazione in cui si trova chi conduce, con coraggio, inchieste su fatti e vicende criminali, che colpiscono legalità e convivenza civile.
Articolo pubblicato su Huffington Post.
Quella del fine vita è l'ennesima vicenda che dimostra la distanza tra i bisogni concreti di tante persone e famiglie che soffrono e una parte della politica.
Prevalgono le convinzioni ideologiche anche di fronte alla materialità delle condizioni di chi vive con malattie gravi e incurabili.
La Corte Costituzionale, da ormai quattro anni e con diverse sentenze, ha definito i requisiti per poter accedere al suicidio assistito: la capacità della persona di decidere liberamente, la presenza di una malattia incurabile che provoca dolore e sofferenza e la dipendenza dal supporto vitale di apparecchi meccanici.
Le vicende che interessano il carcere di San Vittore sono frequentemente oggetto di attenzione di numerosi organi di stampa che, pressoché quotidianamente, riportano fatti che riguardano l’istituto penitenziario.
La situazione che emerge appare sempre più drammatica e quanto mai fuori controllo perdurando, ormai da molti anni, una quanto mai complicata condizione di sovraffollamento, dal momento in cui si registra un numero di detenuti che rappresenta il doppio di quello sostenibile dalla sua capienza normale.
La situazione a San Vittore è drammatica e ormai fuori controllo.
Si registrano il doppio dei detenuti rispetto alla capienza, un incendio pochi giorni fa ha interdetto l'utilizzo delle aule per i percorsi formativi e è di ieri la notizia della morte di due reclusi e di altri due ricoverati in ospedale per ragioni da accertare.
Di fronte a questa situazione drammatica, ciò che è evidente è l'inerzia colpevole del Governo.
Sapere che, in questo quadro, non si è ancora insediata la direttrice nominata mesi fa dal Dap, è un dato incredibile.
L'approvazione della delibera sulla vendita di San Siro alle squadre è un passo importante e positivo per l'intera area metropolitana milanese.
Si è scelto di lavorare a uno stadio moderno, attrezzato per il futuro, a spese di Inter e Milan, che dovranno anche garantire il 50% di verde e il loro mantenimento.
Con la vendita il Comune di Milano avrà 300 milioni per riqualificare gli impianti sportivi e, soprattutto, le case popolari, da troppo tempo consegnate al degrado.
La tragedia che da due anni si sta consumando a Gaza ci riguarda, riguarda il futuro di tutti.
Questo è il messaggio forte che arriva dalle centinaia di migliaia di persone che scendono in piazza pacificamente, dai milioni di euro di aiuti raccolti che la "Flotilla", mentre scriviamo, sta cercando di far arrivare ai palestinesi e dalle mobilitazioni di solidarietà organizzate in cento ospedali italiani e nei porti.
Un messaggio che ha finalmente scosso anche quella parte della politica che ha preferito, per troppo tempo, non intervenire di fronte alla strage di civili in atto, alla distruzione di ogni infrastruttura civile e sanitaria e agli abusi dei coloni in Cisgiordania.
Esprimiamo piena solidarietà alla giornalista Giorgia Venturini, vittima di un vile atto intimidatorio mafioso.
Colpire chi fa informazione libera e coraggiosa significa colpire la democrazia.
Nessuna minaccia potrà zittire chi cerca la verità.
Siamo e resteremo al fianco di Giorgia Venturini e di tutti i giornalisti che, ogni giorno, sfidano l’omertà e le mafie con il loro lavoro.
Abbiamo subito telefonato a Giorgia Venturini perché il giornalismo d’inchiesta non deve essere lasciato solo.
Intervento al dibattito della Festa dell'Unità con Daniela Barone, Lamberto Bertolè, Giuseppe Scutellà, Walter Verini, Teatro Punto Zero Beccaria (video del dibattito).
Le scelte del Governo sulle carceri sono purtroppo chiare.
Di fronte a una situazione drammatica, non interviene né sulla sovrappopolazione né sul degrado ma sceglie consapevolmente di abbandonare il mandato costituzionale e di fare degli istituti di pena luoghi chiusi, di espiazione e sofferenza non certo di riabilitazione e rieducazione.