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Non perdere l'occasione di vincere in Lombardia

Intervento svolto in Direzione Regionale del PD Lombardia.

Condivido in toto la Relazione del Segretario Peluffo. Non lo dico per formalità ma perché credo che in questo momento quella relazione tenga insieme, in tutte le sue parti, il percorso che abbiamo fatto in questi mesi in Direzione Regionale e credo che sarebbe importante ribadire la coerenza con quel percorso e il sostegno al percorso che Peluffo ha interpretato.
Non è un consenso formale, quindi, ma è un consenso di sostanza.

Credo che non possiamo in questo momento pensare di interrompere o modificare il percorso su cui abbiamo cominciato ormai molti mesi fa a lavorare in vista delle elezioni regionali.
Ci sarebbe molto da dire sulle vicende politiche.
Sicuramente abbiamo bisogno di fare una riflessione approfondita nel partito ma dobbiamo farla senza farci dettare l’agenda da chi in questi giorni vuole per forza che discutiamo del nome del Segretario o di come sciogliere un partito che definiscono “ormai finito”.
Quell’agenda lasciamola ai giornali, lasciamola agli avversari politici.
Noi dobbiamo sapere di avere un grande partito, che ha ancora un grande consenso, che ha grandissimi problemi e deve avere la responsabilità per affrontare quei nodi.
Penso che in questa campagna elettorale ci siamo trovati a cercare di tenere insieme alcune nostre proposte importanti come la lotta alle diseguaglianze, la questione dei salari, i diritti, l’ambiente con “l’agenda Draghi” e ci siamo trovati ad avere nello stesso centrosinistra una parte che si occupava solo “dell’agenda Draghi” e una parte che si occupava solo dei temi che proponevamo.
Questo, a mio avviso, è un pezzo della spiegazione della nostra difficoltà.
Sul percorso verso le elezioni regionali ho capito che c’è un ordine del giorno che verrà presentato in Direzione e che ritorna sul tema delle primarie.
Anche rispetto a questo, condivido molto le cose dette nella Relazione da Peluffo.
Oggi potremmo trovarci in una favorevole congiunzione astrale in cui c’è la Lega ai minimi termini, probabilmente il centrodestra si potrebbe presentare diviso alle elezioni (perché la candidatura della Moratti è molto seria) e non si vota in contemporanea con le elezioni politiche. Se saremo bravi a mettere in campo proposte sulla sanità, sulle case popolari, questa volta nel centrodestra non se la potranno cavare rilanciando sul voto politico.
Se questa è la condizione di partenza, noi abbiamo la responsabilità di non perdere l’occasione e per non perdere l’occasione abbiamo bisogno di mettere insieme la coalizione più ampia possibile e il lavoro che va fatto, quindi, è quello indicato da Peluffo.
Le primarie restano un’ipotesi ma è da discutere con la coalizione.
Fughe in avanti sulle primarie possono mettere in discussione l’ampiamento della coalizione e così rischiamo di fare un danno serio di cui poi ci potremmo pentire.

 



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