News Franco Mirabelli - Settembre 2024

News Franco Mirabelli - Settembre 2024

Milano 21 settembre 2024

 

Care e Cari, 


quella che si è conclusa è stata un'estate segnata dalle proteste nelle carceri, dovute alle sempre più difficili condizioni di vita nelle strutture detentive e di questo mi sono occupato a lungo, come riporto in alcune riflessioni e alcuni atti parlamentari qui di seguito. Contemporaneamente mi sono occupato molto anche delle politiche per l'abitare, con uno sguardo in particolare rivolto a Milano e alle difficoltà di trovare casa che spesso riscontra chi si colloca in fasce di reddito medio basse e a cui la politica ha il dovere di dare risposte. Qui di seguito alcuni spunti per provare a costruire soluzioni adeguate.

Franco Mirabelli

 

Politiche per l’abitare: cosa può fare il Comune per rendere Milano più inclusiva e sostenibile

Articolo pubblicato da Affaritaliani.

Il tema dell’abitare a Milano è decisivo per il futuro e, quello che si farà nei prossimi anni, darà concretezza a un’idea di città che noi vogliamo sia inclusiva e sostenibile socialmente e ambientalmente. Purtroppo, questo Governo non aiuterà - come invece dovrebbe fare - né a risolvere il tema dell’esplosione degli affitti brevi che stanno togliendo migliaia di appartamenti dal mercato delle locazioni, riducendo l’opportunità di trovare casa a Milano per chi vuole viverci, né a mettere in campo un Piano Casa che realizzi Edilizia Residenziale Pubblica e sociale per rispondere ai bisogni delle fasce più deboli.

Il carcere deve mirare a rieducazione e reinserimento

Articolo pubblicato da Avvenire.

Nella scorsa Legislatura presentammo, a prima firma dell’onorevole Siani, un Disegno di Legge che impediva l’ingresso in carcere di figli minorenni di madri detenute. Quel testo prevedeva in concreto la custodia attenuata in strutture dedicate per le madri con la loro prole ed escludeva un regime detentivo normale. Quel Disegno di Legge fu approvato alla Camera dei Deputati ma non al Senato, dove la Lega ci impedì di inserirlo tra le priorità da votare nell’ultimo scorcio di Legislatura.

Non bastano più agenti in carcere, servono più educatori

Interrogazione presentata in Senato.

Il Funzionario giuridico-pedagogico è una figura centrale nell’ambito del regime di detenzione carceraria, in quanto coordina e mette in rete le risorse - sia interne al carcere che esistenti sul territorio - necessarie alla risocializzazione del detenuto. Al fine di fronteggiare la crisi del sistema penitenziario italiano, afflitto da un cronico sovraffollamento e da un drammatico record di suicidi registrato nei primi sei mesi del 2024, il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione di 1095 unità di personale tra agenti di polizia penitenziaria, psicologi e mediatori culturali.

Rendere dignitosa la detenzione è una necessità di civiltà

Articolo pubblicato su Huffington Post.

Occuparsi delle carceri e delle condizioni della detenzione non porta voti e parlare di ciò che succede negli istituti di pena non interessa a chi è fuori. Ma la politica non può non occuparsene; il Governo non può restare inerme di fronte ai problemi e l’opinione pubblica indifferente perché, da come vengono trattati i reclusi, si misura il grado di civiltà di un Paese. Soprattutto, non è accettabile l’inerzia e l’indifferenza di fronte alle condizioni delle carceri in Italia.

Affrontare la questione dei collaboratori di giustizia

Interrogazione presentata in Senato.

In questi giorni diversi articoli di stampa, ultimo in ordine di tempo quello firmato da Lirio Abbate su La Repubblica, hanno sottolineato alcune gravissime criticità nella gestione dei collaboratori di giustizia. I collaboratori di giustizia sono uno strumento fondamentale nella lotta alle mafie ed il loro inquadramento normativo si deve proprio all'intelligenza di Giovanni Falcone che ne intuì l'importanza.

Il Governo non affronta il problema dell'offerta abitativa per le famiglie

L’introduzione del codice identificativo per gli affitti brevi, annunciata oggi dalla ministra Santanché, è una misura utile per tutelare chi ne usufruisce. Ma allo stesso tempo conferma la mancanza di volontà del Governo di intervenire per affrontare il problema della vera e propria esplosione degli affitti brevi, soprattutto nelle grandi città, che sta riducendo gli appartamenti destinati alla locazione, con il risultato di ridurre ulteriormente l’offerta abitativa per le famiglie.


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Mirabelli al Senato

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