Oggi siamo tutti più soli
Con la sua vita, Papa Francesco ha insegnato a mettere gli ultimi e le loro sofferenze sopra a tutto.
Oggi siamo tutti più soli.
Con la sua vita, Papa Francesco ha insegnato a mettere gli ultimi e le loro sofferenze sopra a tutto.
Oggi siamo tutti più soli.
Oggi in Antimafia abbiamo ascoltato gli interventi del Gen. dei CC Mori e del Col. De Donno, dedicati agli anni a cavallo delle stragi, degli omicidi politici in Sicilia, delle stragi di Capaci e via D'Amelio. Sono state ricostruzioni sulle quali, nelle prossime sedute, sarà possibile chiedere molti chiarimenti, formulare domande e interrogativi. E promuovere altre audizioni. La prima impressione che abbiamo avuto è di grande perplessità e, per certi aspetti, di sconcerto.
Siamo rimasti colpiti dal fatto che nelle circa due ore di relazioni, gran parte del tempo sia stato dedicato ad autodifese dei propri comportamenti.
I nuovi moduli detentivi saranno realizzati in totale dispregio delle indicazioni costituzionali sulla sicurezza e sulla tutela della dignità delle persone? Nordio chiarisca. Per questo, insieme agli altri senatori PD della Commissione Giustizia, abbiamo presentato un’interrogazione al Ministro.
Da quanto si apprende dalla lettura della relazione tecnico illustrativa emerge una visione della vita in carcere, di chi è detenuto e di chi ci lavora, a cominciare dalla polizia penitenziaria, non in sintonia con la necessità di rispettare la previsione costituzionale.
Intervento all'incontro "Carceri in Italia. Non c'è più tempo. Suicidi, minori, sovraffollamento" organizzato dal Dipartimento Giustizia e Carcere del PD Milano Metropolitano.
Ringrazio Daniela e il PD milanese per questa iniziativa che dimostra attenzione al tema del carcere. Purtroppo la situazione negli istituti di pena non è cambiata, se non in peggio.
I dati sulla sovrappopolazione, quelli sui suicidi e sulla situazione degli istituti per i minori confermano che la situazione è grave, che spesso si registrano condizioni di detenzione non degne di un Paese civile e distanti dal dettato costituzionale.
Articolo pubblicato su Affaritaliani e Huffington Post.
Credo sia il momento di aprire una riflessione su Milano anche per rispondere alle narrazioni negative e strumentali che rischiano di sedimentare se non vengono contrastate.
Non si tratta di negare i problemi né di rinunciare a affrontarli, come si sta iniziando a fare con il Piano Casa, con una visione del futuro per una città più giusta, aperta, vivibile che continui a crescere mettendo i frutti della sua crescita a disposizione di politiche per ridurre le diseguaglianze.
Buon lavoro al nuovo assessore del comune di Milano Fabio Bottero.
Da sindaco ha dimostrato onestà e competenza ma soprattutto una grande capacità di stare in strada a contatto con le persone e i loro bisogni.
Questa dote gli consentirà di fare un buon lavoro nelle case popolari e nelle periferie.
La scelta di Beppe Sala e del Pd va nella direzione giusta confermando la centralità del tema casa.
Articolo pubblicato da Zona Nove.
La manovra finanziaria approvata dal Parlamento a dicembre 2024 non smette di riservare brutte sorprese.
Questo mese facciamo i conti in tasca alle Istituzioni più vicine ai cittadini ovvero i Comuni.
Il Governo Meloni sta soffocando i Comuni italiani con tagli indiscriminati che mettono a rischio i servizi essenziali.
L'arresto di questa mattina ipotizza gravi reati corruttivi su cui siamo i primi a chiedere venga fatta al più presto piena luce.
I reati di cui si parla non sono legati alle scelte fatte dal comune per semplificare i processi di ristrutturazione e di rigenerazione urbana, ma è evidente che va aperta una riflessione sul funzionamento di una commissione formata da persone sempre le stesse ma con giacche diverse.
La storia vergognosa del centro di detenzione per migranti in Albania si arricchisce oggi di un ennesimo scandaloso capitolo.
La Silp Cgil denuncia il ritardo da parte del Governo del pagamento delle indennità di missione agli agenti di Polizia impegnati in quel centro.
In sostanza questi lavoratori, chiamati ad operare in condizioni precarie in una cattedrale nel deserto, non sono stati ancora retribuiti come previsto e sono stati addirittura costretti ad anticipare alcune spese di tasca loro.