Risoluzioni sulle politiche europee
Intervento in Senato in qualità di Relatore, durante la discussione dei documenti:
1. Risoluzione adottata dalla 14a Commissione permanente a conclusione dell'esame dell'affare assegnato "Le priorità dell'Unione europea per il 2016 (Programma di lavoro della Commissione europea per il 2016, Programma di 18 mesi del Consiglio (1° gennaio 2016 - 30 giugno 2017) e Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea 2016)" (doc. XXIV, n. 56)
2. Risoluzione adottata dalla 14a Commissione permanente a conclusione dell'esame dell'affare assegnato sulla "Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2015 (Doc. LXXXVII, n. 4)" (doc. XXIV, n. 59)
Illustro le risoluzioni presentate e approvate in 14a Commissione su due importanti documenti, il primo dei quali è l'affare assegnato relativo alla Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2015, prodotto dal Governo.
La discussione su questa relazione ha consentito a tutte le Commissioni permanenti del Senato di esaminare i contenuti di rispettiva competenza, non appena il Governo ha provveduto a presentarla alle Camere.
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La riforma del Terzo Settore
L’aula del Senato ha approvato la legge delega sul Terzo Settore con cui si introducono regole chiare e tutele per il no-profit.
Questa la sintesi del provvedimento:
TERZO SETTORE. Diventa un soggetto giuridico. Finora se ne parlava dal punto di vista sociologico o economico. Associazioni di volontariato, cooperative sociali, fondazioni, associazioni di promozione sociale, ecc. diventano un’unica famiglia, con caratteristiche comuni riconosciute per legge, pur rimanendo soggetti con una loro specificità e diversi modelli organizzativi.
LEGGE DELEGA. Una volta giunto il definitivo assenso dalla Camera, il Governo entro un anno approverà i decreti legislativi. Avremo un Testo unico, un Codice del terzo settore, con evidenti vantaggi in termini di semplificazione e di superamento di contraddizioni tra le diverse leggi oggi in vigore.
ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI. Più informazioni e trasparenza, a cominciare dagli atti costitutivi e dagli statuti, per garantire i terzi e in particolare i creditori. Favorite le trasformazioni e le fusioni. Rendicontazioni in forma semplificata per le piccole realtà.
VOLONTARIATO. Vengono riconosciuti e favoriti lo status di volontario e le organizzazioni di volontariato, promossi programmi per sensibilizzare i giovani nelle scuole.
Disegno di legge sulle primarie
Le primarie rappresentano un momento fondamentale per la partecipazione democratica dei cittadini. Per questo abbiamo presentato un disegno di legge (testo in PDF) volto a istituzionalizzarle, stabilendone alcuni criteri per regolamentarle:
Le primarie sono pubbliche e riguardano le cariche elettive monocratiche.
Le primarie sono pubbliche e riguardano le cariche elettive monocratiche.
I partiti non hanno l'obbligo di farle, ma se non le fanno non possono concorrere ai benefici del due per mille.
I modelli indicati sono tre: primarie aperte (possono votare tutti gli aventi diritto) semiaperte (votano i cittadini che si registrano ad un albo di sostenitori) chiuse (votano solo gli iscritti).
I partiti che organizzano le primarie ed i candidati sottoscrivono una sorta di patto di lealtà. Chi non riconosce i risultati, subisce una sanzione monetaria.
Possono votare solo gli aventi diritto alle consultazioni elettorali.
Questa è la sintesi della proposta di legge PD (testo scaricabile in PDF) - a firma Parrini, Fanucci, Marcucci, Mirabelli - presentata alla stampa e depositata sia alla Camera dei Deputati che in Senato.
Testo del DDL Disciplina delle elezioni primarie per la selezione dei candidati alle elezioni inerenti cariche monocratiche elettive (PDF)»
Testo del DDL Disciplina delle elezioni primarie per la selezione dei candidati alle elezioni inerenti cariche monocratiche elettive (PDF)»
Conferenza stampa di presentazione»
21 marzo, giornata della memoria delle vittime di mafia
L'Aula del Senato ha approvato all'unanimità il disegno di legge 1894 (che porta anche la mia firma) che istituisce il 21 marzo quale giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
Il testo del ddl passa ora alla Camera dei Deputati per l'approvazione definitiva.