Intervento in Senato durante la discussione della legge riguardante la Protezione Civile (video).
Con la discussione della legge per il riordino della Protezione Civile, giungiamo al termine di un dibattito importante.
Le calamità naturali che hanno colpito il Centro Italia in queste settimane e in questi mesi e l'emergenza che tutto il Paese sta vivendo di fronte a questa tragedia, infatti, rendono non solo più urgente e necessaria l'approvazione del disegno di legge, ma anche più chiare ed evidenti le ragioni dello stesso.
La Protezione Civile ha saputo fronteggiare l'emergenza di questo periodo: una situazione pesantissima sia per l'entità dei danni prodotti dal terremoto e dal maltempo, sia per la durata dello sciame sismico e la ripetizione a distanza di poche settimane di scosse devastanti.
Le cose hanno funzionato, dobbiamo dircelo.
Ha funzionato la filiera di rapporto tra Stato, Regioni e Comuni; ha funzionato il rapporto tra le istituzioni, i Corpi dello Stato, i volontari organizzati e i cittadini volontari.
Si è affrontata così la prima emergenza.
Oggi si vuole provare a porsi l'obiettivo di migliorare, di velocizzare gli interventi, di potenziare il funzionamento della Protezione Civile.
Come è emerso»
La risoluzione a mia firma sulla relazione della Commissione Antimafia riguardante le infiltrazioni della criminalità organizzata nel gioco legale e illegale - approvata in Senato con 200 voti favorevoli - contiene molte proposte per promuovere la legalità e invita il governo e la Conferenza Stato-Regioni a dare seguito al lungo lavoro svolto, dando il via libera al riordino del settore dei giochi, traducendo in un decreto ministeriale l'accordo Stato-Regioni, come previsto dalla legge di stabilità del 2015.
Intervento in Senato in dichiarazione di voto (video):Il Parlamento ha discusso spesso in questa legislatura del gioco d'azzardo. Abbiamo discusso della lotta alle patologie legate al gioco e della proibizione della pubblicità. Nelle Commissioni competenti sono andati avanti diversi disegni di legge. Lo stesso Governo - lo voglio ricordare a chi evidentemente è stato distratto in questi ultimi anni - ha avviato un ripensamento rispetto al passato delle regole scegliendo di intervenire per diminuire sia la domanda di gioco (intervenendo sulla pubblicità) sia l'offerta di gioco (riducendo il numero delle slot nei locali pubblici, obbligandole al collegamento in accesso remoto per evitare, come veniva detto adesso, che vengano fatti abusi).
Come auspicava»