Greta e i ragazzi del Fridays For Future chiedono di garantire il futuro
Intervento a SkyTg24 (video).
È in atto una crisi profondissima di qualunque organismo di governo del mondo. Ci sono anche delle responsabilità per questo.
Quello che chiede Greta, i ragazzi del Fridays For Future e chiunque abbia buon senso è di tutelare e garantire il futuro, mettendo in campo le azioni che servono a questo.
C’è un pezzo di politica che governa Paesi importanti, come Russia e Stati Uniti, che invece pensa che il compito sia quello di gestire l’attuale e ottenere il più possibile da quello che c’è oggi e non porsi il problema del futuro o negare che ci sia un problema rispetto al futuro.
Questo è un grande tema su cui riflettere e su cui prendere le misure e su cui c’è bisogno di una reazione delle persone, anche nei comportamenti delle persone.
È in atto una crisi profondissima di qualunque organismo di governo del mondo. Ci sono anche delle responsabilità per questo.
Quello che chiede Greta, i ragazzi del Fridays For Future e chiunque abbia buon senso è di tutelare e garantire il futuro, mettendo in campo le azioni che servono a questo.
C’è un pezzo di politica che governa Paesi importanti, come Russia e Stati Uniti, che invece pensa che il compito sia quello di gestire l’attuale e ottenere il più possibile da quello che c’è oggi e non porsi il problema del futuro o negare che ci sia un problema rispetto al futuro.
Questo è un grande tema su cui riflettere e su cui prendere le misure e su cui c’è bisogno di una reazione delle persone, anche nei comportamenti delle persone.
Greta a Torino ci ricorda che il momento di agire è ora
La presenza di Greta Thunberg al Friday's for Future a Torino ricorda a tutti noi che anche i nostri giovani sono mobilitati per il loro futuro e che il momento per agire è ora.
La Commissione Ue ha lanciato un Green new deal ambizioso per la neutralità climatica entro il 2050.
Come maggioranza abbiamo approvato il decreto sul clima e dobbiamo continuare a impegnarci in questa cornice europea.
Ora l'Italia deve dichiarare lo stato di emergenza ambientale.
Le ragazze e i ragazzi hanno ragione, dobbiamo passare dalle parole ai fatti.
La Commissione Ue ha lanciato un Green new deal ambizioso per la neutralità climatica entro il 2050.
Come maggioranza abbiamo approvato il decreto sul clima e dobbiamo continuare a impegnarci in questa cornice europea.
Ora l'Italia deve dichiarare lo stato di emergenza ambientale.
Le ragazze e i ragazzi hanno ragione, dobbiamo passare dalle parole ai fatti.
L'Italia ha grandi risorse e potenzialità
La denuncia fatta dalla Iene sui rifiuti a Roma è vera: la situazione è drammatica ma questo non è ciò che avviene in tutto il Paese. Sui giornali oggi c'è la classifica dei Comuni più virtuosi rispetto alla raccolta differenziata, che è un tema su cui si sta lavorando e su cui l'Italia è tra i migliori Paesi del mondo. Quando si riescono ad organizzare le cose, poi i cittadini si assumo la responsabilità di fare bene. L'Italia, quindi, non è tutta un disastro e continuare a dire questo non aiuta ma, anzi, spesso spinge ad accontentarsi delle situazioni, comprese quelle che vanno cambiate. L'Italia ha grandi risorse e potenzialità.
Ripristinare le strutture per interventi sul dissesto idrogeologico
Intervento in tv a 7Gold (video).
Solo tra Liguria e Piemonte in questi giorni si sono verificate circa una cinquantina di frane; la situazione diffusa nel Paese mostra che il dissesto idrogeologico rende l’Italia molto a rischio. Per troppo tempo, negli anni ’60, ’70, ’80, abbiamo ferito il nostro territorio costruendo molto e senza guardare alla necessità di tutelare il territorio. Oggi il rischio, anche con i cambiamenti climatici che hanno portato ad avere piogge più frequenti e molto abbondanti, è che il nostro territorio, già indebolito dal fatto che è stato poco curato, crei questi problemi. Dobbiamo sapere, dunque, che abbiamo di fronte anni in cui i cambiamenti climatici continueranno e noi dobbiamo fare investimenti sul futuro. L’anno scorso è stata tolta l’unità di missione che si stava occupando proprio del dissesto idrogeologico: questa non è stata una mossa lungimirante. Ora, i fatti di questi giorni mostrano chiaramente che bisogna ripristinare le strutture dedicate agli interventi sul dissesto idrogeologico. Abbiamo di fronte anni in cui i cambiamenti climatici continueranno e, quindi, dobbiamo investire per sistemare il nostro territorio.
Solo tra Liguria e Piemonte in questi giorni si sono verificate circa una cinquantina di frane; la situazione diffusa nel Paese mostra che il dissesto idrogeologico rende l’Italia molto a rischio. Per troppo tempo, negli anni ’60, ’70, ’80, abbiamo ferito il nostro territorio costruendo molto e senza guardare alla necessità di tutelare il territorio. Oggi il rischio, anche con i cambiamenti climatici che hanno portato ad avere piogge più frequenti e molto abbondanti, è che il nostro territorio, già indebolito dal fatto che è stato poco curato, crei questi problemi. Dobbiamo sapere, dunque, che abbiamo di fronte anni in cui i cambiamenti climatici continueranno e noi dobbiamo fare investimenti sul futuro. L’anno scorso è stata tolta l’unità di missione che si stava occupando proprio del dissesto idrogeologico: questa non è stata una mossa lungimirante. Ora, i fatti di questi giorni mostrano chiaramente che bisogna ripristinare le strutture dedicate agli interventi sul dissesto idrogeologico. Abbiamo di fronte anni in cui i cambiamenti climatici continueranno e, quindi, dobbiamo investire per sistemare il nostro territorio.